HORROR WEEK VOL 14: CLOWN DALL'INFERNO



Che bello quando si andava al circo, e tra acrobazie, animali e splendide fanciulle che dondolavano in aria appese ad un filo, saltavano fuori quei personaggi che facevano tanto ridere i piccoli bambini e non solo.

La figura del clown, è usata da tempi remoti, ora li troviamo anche negli ospedali per far divertire i piccoli malati, regalando loro momenti di gioco e risate.

Ma molte volte, il clown, può diventare uno dei peggiori incubi che possono albergare dentro i nostri sogni, chi produce film horror lo sa benissimo, per questo sono stati utilizzati per moltissime pellicole e ancora oggi, il suo lato cattivo sta tornando di moda.

negli anni 80, invadevano a macchia d'olio le pellicole più splatter che sono diventate cult di tutto rispetto, strappavano risate in situazioni gore e demenzali.



Il regista Stephen Chiodo, nel 1988, presentò la sua fantastica pellicola Killer Clown From Outer Space.

Un gruppo di alieni travestiti da Clow, atterra sul pianeta terra, a caccia di succolenti "Umani". Sostanzialmente è una parodia horror/trash, che prende per i fondelli pellicole del calibro "La guerra dei mondi" "Fluido mortale" e "L'invasione degli ultra corpi" per citarne alcuni.

L'atmosfera è giusta, divertente e si abbina perfettamente alle serate chiusi in casa per la notte di Halloween.

Inizialmente fu un totale flop, i pochi incassi al cinema lo portarono nella lista dei B Movie, ma quando fu convertito per il mercato VHS, come per magia divenne un campione d'incassi, portandolo in alto tra i Cult mondiali. Grazie anche all'avvento dei lettori DVD, e successivamente fu trasmesso nelle reti televisive di tutto il mondo.

La traduzione in varie lingue e la conversione in alta risoluzione, aiutò il film a prendersi il posto come "Uno dei migliori trash da vedere assolutamente".



Il film tratta di un'invasione di alieni con sembianze di pagliacci che invadono una piccola cittadina americana, trasformando gli umani in bozzoli di zucchero filato. Non è la prima volta che questi alieni vengono sulla Terra, tanto che proprio da loro gli umani avrebbero copiato la figura del clown.

Il grande successo di Killer Clown, portò l'universal ad inserirlo nella sua "Halloween horror night" nella rete televisiva americana. Ad oggi vanta centinaia di gadget commerciali come i Funko Pop, portachiavi, action figure, magliette, cover per telefoni e tanto altro ancora.

Si vociferava nel 2011, di un possibile ritorno dei clown alieni, la produzione doveva essere per il cinema 3D, presentandolo come una sorta di sequel/remake. L'uscita era prevista per il 2013, poi slittata per il 2016. Ancora oggi non si sa nulla su questa nuova pellicola, anche se non ci sono state notizie sulla chiusura del progetto, ne dal regista e ne dalla casa produttrice.


The Jack In The Box, è un recente film del 2020, diretto da Lawrence Fowler, uscito da poco nelle sale cinematografiche.

Ancora oggi il clown killer torna di moda, dopo il remake di IT, il cinema sembra essersi presa la voglia di mettere in scena questi assassini o demoni mascherati, affacciandosi allo stile dei cari anni 80.

Jack in the Box contiene una presenza demoniaca, nascosta sotto le sembianze della celebre scatola per bambini dalla quale sbuca il pagliaccio a molla. In Italia al Box Office Jack in the Box ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 290 mila euro e 117 mila euro nel primo weekend.


La trama è molto semplice ma è studiata per dare vita a questo personaggio ben strutturato. Una misteriosa scatola viene ritrovata nelle campagne della Gran Bretagna, al suo interno si trova un pupazzo clown a molla, che ogni volta che si apre la scatola, salta fuori allegramente.

La scatola risulta essere molto antica, così decidono di donarla al museo della città. Quando i dipendenti cominciano a morire uno ad uno, due ragazzi sospettano che dietro alle terrificanti morti, ci sia la scatola misteriosa, arrivando alla conclusione che non sia un semplice giocattolo.

Un nuovo simpatico amico è pronto ad unirsi al cinema horror dei nostri tempi, vale la pena conoscerlo!




Drive-Thru è un film slasher americano del 2007 diretto e scritto da Brendan Cowles e Shane Kuhn. È ambientato a Orange County, in California, e coinvolge un malvagio clown come serial killer.

Brandon Meeks (Edward DeRuiter), Tony (Haven Lamoureux) e le loro amiche, Brittany (Jessica Landon) e Tiffany (Nicole Cavazos) arrivano al fast food Hella Burger. Dopo aver effettuato un ordine al drive-thru, il cassiere del drive-through li insulta e Tony irrompe nel ristorante per confrontarsi con il cassiere.

Perquisisce il ristorante e Horny the Clown, la mascotte di Hella Burger e quella che aveva insultato il gruppo al citofono drive-thru, salta fuori e lo attacca.


Brandon entra nel ristorante per cercare Tony e finisce per trovarlo morto, con la faccia nella friggitrice. Gli autori di questo film hanno reso omaggio più volte all'Halloween di John Carpenter. Il nome del personaggio di Leighton Meester Mackenzie Carpenter è un chiaro riferimento a John Carpenter, oltre a una famosa battuta pronunciata da Jamie Lee Curtis nel film ('Vai dai Mackenzie e chiama la polizia').

Inoltre, quando Fisher entra nella stanza, c'è una ripresa dal punto di vista che ha una forte somiglianza con l'intro di Halloween, e viene poi visto in tuta blu simile a quella indossata da Michael Myers.

Purtroppo il film non è disponibile in lingua italiana, ma e facilmente recuperabile in dvd con lingua originale.



A vent'anni dall'omicidio della madre, di cui fu testimone, la tormentata Alex è convinta che l'assassino si travesta da clown e sia tornato per perseguitarla.

Il regista si ispira alla lontana dal copione originale di John Clifford, riproponendone solo il set da luna park e la soluzione finale.

Uscito direttamente in homevideo in tutto il mondo. Carnival Of Souls, presentato da Wes Craven e diretto da Adam Crossman e Ian Kessner nel 1998, un interessante film ambientato all'interno di un luna park, una classica atmosfera anni 90, riesce ad intrattenere bene il pubblico, regalando scene ben strutturate da un'ottima fotografia.


Sebbene questo film sia un remake del Carnival of Souls del 1962, ha poca somiglianza con l'originale a parte il finale. Questo film è incentrato su Alex Grant (Bobbie Phillips) che assiste a un clown carnevalesco di nome Louis Seagram (Larry Miller) che stupra e uccide sua madre il 24 gennaio 1977. Vent'anni dopo, Seagram ritorna dopo essere stato rilasciato dalla prigione e attacca Alex nella sua auto . Guida la macchina nel fiume, e mentre torna a fatica a riva ha le allucinazioni di Seagram e dello stesso carnevale in cui l'ha incontrato. Alex viene quindi coinvolto in un macabro gioco di gatto e topo con Seagram al luna park.

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100 Tears è un film horror commedia americano indipendente del 2007 diretto da Marcus Koch e prodotto da Joe Davison. Segue la storia di un clown del circo che scatena una furia omicida dopo essere stato ingiustamente accusato di stupro. Il film è interpretato da Georgia Chris, Joe Davison (che ha anche prodotto il film), Jack Amos e Raine Brown, ed è stato distribuito da Anthum Pictures nel 2007. Il film è stato generalmente ben accolto dalla critica di film horror indipendenti e da allora ha ottenuto un seguito di culto .


Dopo essere stato accusato di crimini che non ha commesso, un solitario clown da circo noto sul palco come Gurdy (Jack Amos) esige la sua vendetta su coloro che lo hanno ingiustamente condannato. L'atto accende qualcosa dentro di lui che non può fermare e ora, anni dopo, i suoi demoni interiori sono davvero emersi. In parte leggenda metropolitana, in parte sensazionalismo da tabloid ... ora è un colosso assassino inarrestabile, alimentato solo dall'odio. E peggio ancora, quando due giornalisti di tabloid (Georgia Chris e Joe Davison) tentano di dargli la caccia, si ritrovano rapiti e intrappolati nel suo magazzino, braccati da lui e dalla sua connivente figlia (Raine Brown), che ha già un piano ingannevole su di lei. Manica. È una lotta sanguinosa e orribile per le loro vite senza sapere chi uscirà vivo.

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Bene, siccome Pennywise si è infastidito sul fatto che non abbiamo citato il suo film, "ma gli abbiamo spiegato che era troppo scontato e troppo famoso" noi prima di andare a calmarlo, vi diamo appuntamento al prossimo volume di Horror Week!

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